Quindi analizzando la formula del matrimonio si è sottolineato tutto il contenuto.
In particolare il fatto che è stata sostituita la parola “prendo” con “accolgo” te come mio/a sposo/a nel senso che non avviene un possesso, ma un’accoglienza.
Ti accolgo, tra le mie braccia, nella mia vita, una vita che non è più solo mia, ma nostra.
Un altro aspetto è “amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.
Anche qui onorarti, portarti onore, tenerti sempre in primo piano, davanti a tutto e tutti, anche davanti ai figli, al lavoro, al denaro.
Per sempre (ed è la parola che spaventa un po’ tutti) perché è un patto fatto davanti a Dio, è una scelta definitiva di vita. Con l’aiuto di Dio, ma per sempre, non ci sono più prove di convivenza.
Ed è per questo che consigliamo ai fidanzati di pensare bene al passo che stanno facendo, ma di non pensarci troppo perché comunque dobbiamo imparare ad affidarci a Dio che comunque è sempre presente e ci tiene per mano.
Proviamo anche noi coppie sposate a rileggere la formula del matrimonio e pensare alla nostra promessa.
Potete condividere i vostri pensieri inserendoli nei commenti.