Vangelo di domenica 6 dicembre 2009

 

Un’altro importante contributo alla riflessione ci viene proposto da Ada e Giorgio ai quali va il nostro ringraziamento per gli spunti che hanno saputo trovare.

 

IV domenica di Avvento

DOMENICA 6 dicembre 2009

Lettura del Vangelo secondo Luca 19,28-38

L’ingrsso del Messia a Gerusalemme

 

In quel tempo. Il Signore Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”». Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, / il re, nel nome del Signore. / Pace in cielo / e gloria nel più alto dei cieli!».

Commento:

Questa domenica si riflette sull’episodio dell’ingresso del messia in Gerusalemme e vorremmo soffermarci su un aspetto del brano.

Gesù, Nostro Signore, entra in Gerusalemme montando un asino.

Possiamo attribuire all’asino due significati:

Il primo, sappiamo che l’asino è simbolo di umiltà e di mansuetudine.

Il secondo, viene da un’espressione che usiamo spesso quando uno non sa una cosa:”Sei un asino!”

Eppure Gesù sceglie un asino per entrare in Gerusalemme. E’ la strategia di Gesù, la strategia della piccolezza che comtempleremo a Natale nel Bambino Gesù.

Il Signore ha bisogno di un asino.L’asino è umile, non è intelligente, ma sa una cosa e la sa fare bene. Sa portare il carico. Porta il suo padrone e le cose del suo padrone.

Che bella immagine per parlare della missionarietà.

Il missionario è quell’asino del vangelo che porta Gesù, è quell’asino di cui Gesù ha bisogno per raggiungere e visitare il suo popolo.

Un missionario che non sà solo portare cose materiali ma che sà innanzitutto portare Gesù Cristo.

Del resto pensiamo che sia stato così anche nella vita di Gesù.

Anche quel giorno del suo ingresso in Gerusalemme, non tutti coloro che stendevano i mantelli sulla strada, lo facevano perchè avevano riconosciuto in Gesù il Messia. Molti vedevano in lui solo uno che poteva liberarli dall’oppressione dei Romani. Molti cercavanop Gesù perchè avevano fame.

E Gesù cosa faceva? Li metteva sempre davanti alla loro fame più profonda e più urgente:La fame di Dio.

Pensiamo e domandiamoci:gli amici, i miei colleghi di scuola o di lavoro, cosa vedono in me?

Vedendo me, vedono almeno una scintilla di Gesù? Oppure vedono solo le mie cose, le mie sicurezze economiche,il mio posto all’interno del gruppo o della società? E’ proprio vero che stò portando Gesù?

 

 

Vangelo di domenica 6 dicembre 2009ultima modifica: 2009-12-04T20:46:00+01:00da famigliainrete
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