Continua la bella iniziativa per l’avvento con il commento di una delle nostre famiglie, del vangelo domenicale. Oggi ci aiutano a comprendere meglio la Parola, Frederique e Raffaele, che ringraziamo anche per la bella preghiera che hanno voluto donarci.
II domenica di Avvento
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
Lettura del Vangelo secondo Marco 1, 1-8
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaia: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: / egli preparerà la tua via. / Voce di uno che grida nel deserto: / Preparate la via del Signore, / raddrizzate i suoi sentieri», / vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Commento:
Il Progetto di Dio segue il suo cammino attraverso i secoli. La Salvezza del suo popolo. Dal Antico Testamento fino ai giorni nostri, il messaggio di Dio risuona forte come un grido nel deserto. Un grido nel deserto perché spesso è una voce “fuori dal coro”, che stupisce, che provoca… Un grido nel deserto perché è Vita in mezzo alla morte… Un grido nel deserto perché solo quando facciamo a meno di tutte le nostre necessità terrene, possiamo sentirlo… Giovanni invita alla Conversione nell’attesa della Salvezza in Gesù : siamo sempre pronti ad accoglierlo, a riceverlo ? Giovanni rappresenta la povertà materiale e l’umiltà di spirito : Dio non parla attraverso i potenti. Cerchiamolo soprattutto tra gli umili. Giovanni ci insegna il rispetto e la Speranza : lui stesso non si sente degno di avvicinarsi a colui che verrà dopo di lui. La strada è ancora lunga per ciascuno di noi. Però, su quella strada, se ci accorgiamo di Lui, scopriamo di non essere mai soli e la fatica cede il passo alla gioia e all’amore.
Concludo il mio breve commento riportando questa preghiera che rispecchia ciò che mi evoca il Vangelo di oggi :
Ho chiesto a Dio la forza, per conseguire i miei obiettivi.
Sono stato reso debole, per imparare a obbedire con umiltà.
Ho chiesto la salute, per fare grandi cose.
Sono stato reso infermo, per poter fare cose ancora migliori.
Ho chiesto la ricchezza, per poter essere felice.
Mi è stata data la povertà, perché io fossi saggio.
Ho chiesto il potere, per avere l’approvazione degli uomini.
Mi è stata data la debolezza, così che io sentissi il bisogno di Dio.
Ho chiesto cose per godermi la vita.
Mi è stata data la vita per godere le cose.
Non ho avuto nulla di quello che ho chiesto, ma ho avuto quello che speravo.
Nonostante me stesso, la mia preghiera silenziosa è stata soddisfatta.
Io mi sento con ciò, ancora più benedetto!
“Preparate la via del Signore”
Ecco quello che mi colpisce! Nel mondo, nel tempo e nel luogo ove siamo messi, siamo invitati a preparare la via del Signore.
Dopo è venuto LUI e ha detto “Io sono la Via”.
La via e lo scopo coincidono. E Gesù nasce di nuovo in mezzo a noi.
Barbara