Vangelo di domenica 26 Aprile 2009

 

PasqB7-w.jpg

Lettura del Vangelo secondo Giovanni

Gv 14, 1-11a

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me».

GESU’ VERO DIO E VERO UOMO

 

Le parole di Gesù sono dolci e rassicuranti, ma i discepoli faticano a comprenderle perché esse contengono dei significati sottintesi molto difficili ad accettarsi.

In realtà queste parole sono la sintesi del Vangelo di Giovanni, che è sempre stato vicino di persona a Gesù ed ha scritto il suo Vangelo con lo scopo primario di testimoniare che Gesù è figlio di Dio e che Gesù e Dio sono una cosa sola.

Ma queste sono anche parole di grande speranza per i discepoli, per noi e per tutti gli uomini.

Gesù promette di non abbandonare mai nessuno e di preparare per tutti un posto nel Regno: nessuno sarà abbandonato purché cammini lungo la strada che Lui stesso ha tracciato, Lui che è “via, verità e vita” .

Non possiamo biasimare gli apostoli Tommaso e Filippo perché sono uomini sinceri, concreti e semplici. Non sono capaci di elevarsi e capire il grande messaggio di Gesù.

E’ il messaggio che Gesù continua a trasmetterci da 20 secoli, ma anche noi facciamo fatica a capirlo.

La sola cosa che ci conforta, quando pensiamo alla nostra vita che scorre e ci porta al momento della fine, è la certezza che Gesù esiste ed è in attesa che lo raggiungiamo per condurci in un mondo diverso che non conosciamo, ma che, come Lui ci assicura, ci renderà felici per l’eternità.

Se riuscissimo a focalizzare la nostra attenzione su questa realtà futura, saremmo sicuramente meno angustiati e preoccupati delle piccole cose che ci affliggono qui ed ora.

Potremmo anche accettare meglio le negatività che si manifestano contro le nostre persone, contro i nostri cari e contro tanti uomini, vittime delle guerre, delle catastrofi ambientali e di tante altre calamità, sapendo, pur provando dolore per le loro disgrazie, che Gesù è pronto ad accoglierle nelle Sue braccia per consolarle e per dare loro una vita nuova per sempre.

Riusciremo a mettere a fuoco per sempre questa immagine di Gesù, Salvatore del mondo ?

 

Gruppo Famiglia Senior

Vangelo di domenica 26 Aprile 2009ultima modifica: 2009-04-24T19:09:00+02:00da famigliainrete
Reposta per primo quest’articolo

One Response

  1. Anna
    at |

    Che meravigliose parole di speranza, ma quanto mi fanno sentire piccola in confronto al grande atto di fede che ci chiede il Signore: ridimensionare i nostri dolori, le nostre difficoltà pensando alla dimora eterna preparata per noi. In questo periodo mi è capitato di frequente di trovarmi di fronte al dolore concreto di amici o parenti che hanno perduto una persona cara, o alla malattia di bambini o genitori. Com’è difficile trovare le parole giuste da dire, il modo giusto per star loro vicini. In questi casi mi affido allo Spirito, sperando di riuscire almeno a trasmettere il mio affetto.
    Anna

Comments are closed.