I domenica di Quaresima

Carissimi, inizia il momento forte dell’anno liturgico per noi cristiani e come abbiamo fatto per l’Avvento, anche in Quaresima vogliamo soffermarci un pochino a riflettere sulla Parola, aiutati a turno da alcuni di noi che con molta pazienza e dedizione ci commenteranno i Vangeli. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità per il bene del gruppo, e a tutti coloro che vorranno aiutarci inserendo il loro commento di volta in volta.

Buona quaresima a tutti.

DOMENICA ALL’INIZIO DI QUARESIMA

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Matteo 4, 1-11

In quel tempo. Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: / “Non di solo pane vivrà l’uomo, / ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: / “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo / ed essi ti porteranno sulle loro mani / perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: / “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: / “Il Signore, Dio tuo, adorerai: / a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

COMMENTO: Padre Guido, Silvia e Giovanni hanno dato il loro contributo; leggi i loro interventi cliccando qui sotto la sezione “Commenti”.

 

I domenica di Quaresimaultima modifica: 2010-02-19T06:00:00+01:00da famigliainrete
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3 Responses

  1. Silvia
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    COMMENTO DI SILVIA:
    “Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo …”
    Gesù si era ritirato sul “Monte della quarantena”, a 4 km da Gerico, per pregare e digiunare, ma proprio quando ebbe fame, per via della sua condizione umana, il diavolo lo tentò.
    Il diavolo usa sempre una nostra debolezza per farci cadere in tentazione e dato che ogni momento della nostra vita è unico, anche le tentazioni sono diverse.
    Non possiamo pensare di essere immuni alle tentazioni , noi miseri peccatori, visto che anche Gesù, che è DIO, è stato tentato in un momento di umana fragilità.
    Ogni giorno, anche se non ce ne rendiamo conto, affrontiamo delle tentazioni, a volte riusciamo a cacciare il diavolo tentatore, mentre a volte ci lasciamo sopraffare da esso pensando che non sia così grave; bisognerebbe essere in grado di fare come Gesù: rimanere fedeli alla missione che DIO ci ha affidato (io credo profondamente che ogni persona ha un compito ben preciso sulla terra e, anche se lo svolge, non sempre lo fa con consapevolezza) e di conseguenza dire sempre un deciso NO a tutto ciò che, essendo sbagliato, non viene da DIO.
    “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”
    Questa frase ci fa capire la protezione che Dio offre a chi si affida fiducioso a Lui e quanto sia importante che noi ci abbandoniamo alla Provvidenza.
    Primo esempio: Gesù per ogni tentazione ha trovato, senza esitazioni, tutte le risposte giuste e il diavolo ha dovuto rinunciare al suo intento.
    Secondo esempio: i discepoli si sono affidati con fiducia a Gesù quando Lui ha detto loro (Matteo 10,19-20) “E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi ”.
    Dovremmo riuscire ad avere sempre fiducia nel Signore, leggendo dal Suo punto di vista ogni cosa che ci accade, sia essa positiva o negativa, e in questo modo riusciremmo a rimanere a Lui fedeli nonostante tutte le tentazioni del diavolo.
    Concludendo la fiducia è alla base di ogni vero rapporto e qual è il rapporto più serio e gratificante se non quello con il nostro Signore Gesù Cristo? Siamo umani, siamo miseri, siamo peccatori e di conseguenza cadiamo nelle tentazioni. Il Signore lo sa, ma essendo Lui infinitamente misericordioso ci ama ancora di più quando, accorgendoci delle nostre mancanze, Gli chiediamo Perdono.
    Buona quaresima a tutti!
    Silvia Zani Nicoli

  2. Padre Guido
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    COMMENTO DI PADRE GUIDO:
    La prima domenica di Quaresima è caratterizzata dalla proposta dell’episodio evangelico delle “Tentazioni di Gesù”.
    Ma perché Gesù si è lasciato tentare? Credo, innanzitutto, per affermare il senso della sua messianicità e poi per insegnare a noi come si affronta la tentazione.
    In realtà, le questioni sollevate dal diavolo nelle tre tentazioni toccano aspetti fondamentali della missione di Gesù.
     
    La prima riguarda il pane, che tutti a ragione riteniamo l’alimento-base dell’uomo. Il diavolo rivolge a Gesù un invito all’apparenza innocente e persino ragionevole: “Hai fame? Ebbene, tu che lo puoi, sei figlio di Dio, trasforma in pane le pietre che hai davanti!”.
    Certo, Gesù non sottovaluta il pane materiale, tanto è vero che sfamerà anche le moltitudini. Ma saranno moltitudini in ascolto della sua Parola. Non solo. Quel  pane moltiplicato, sarà per Gesù il segno di un altro pane “che rimane per la vita eterna “(Gv 6, 27). Quello che invece il diavolo vorrebbe spingerlo a fare è semplicemente un gesto prodigioso fine a se stesso, di puro stampo materialistico, che deforma il senso vero della sua missione. La risposta di Gesù è a tale proposito significativa: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.
     
    Anche la seconda tentazione fa leva sulla potenza divina di Gesù. Gettarsi dalla parte più alta del tempio di Gerusalemme e restare incolume sarebbe una bella dimostrazione della sua divinità. Perché non approfittarne? Ma Gesù non è venuto a dare spettacolo. Se di spettacolo si vuol parlare, questo non potrà essere che quello da Lui offerto dall’alto della Croce. Anche qui, dunque,  la risposta è decisa: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”.
     
    La terza tentazione ha come argomento la ricchezza e il potere (“Tutte queste cose io ti darò…”), che – secondo il diavolo – dovevano essere congeniali al Messia, se era veramente tale. Qui la tentazione assume contorni addirittura grotteschi. Ve l’immaginate satana padrone del mondo, che per di più chiede di essere adorato da Chi l’adorazione la merita per natura? E anche questa volta, ancor più delle volte precedenti, Gesù non può che rispondere seccamente: ” Vattene, Satana! Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai”.
    Che cosa dice a noi tutto questo?
    Penso che ci dica, anzitutto,  che è necessario  saper discernere le proposte di satana da quelle di Gesù. E quindi respingere con decisioni le prime e accogliere di buon animo le seconde. La tentazione delle soluzioni facili, sbrigative, di comodo,  va sempre energicamente respinta.
    In concreto, allora, che cosa ci può salvare da satana, sempre all’opera? Solo l’umile e insieme fiduciosa apertura alla  Parola di Gesù, capita, approfondita e pregata. E’ questa la principale strategia in grado di salvare anche  le nostre famiglie.
                                                                                                                                                                                                                                                                               p. Guido Verdicchio

  3. Giovanni senior
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    COMMENTO DI GIOVANNI:
    Questo brano mi dice tante cose, alcune delle quali vorrei condividere con voi.

    La prima: la tentazione arriva – ecco l’astuzia del demonio – nei momenti di nostra massima debolezza, (dopo 40 giorni di digiuno è facile immaginare lo stato di debolezza, almeno fisica, di Gesù) ad esempio dopo un lutto, una malattia, una disgrazia, un dolore.
    La seconda: non dobbiamo avere paura della tentazione. Anche Gesù l’ha provata.
    C’è una bella differenza tra tentazione e peccato!
    E se il tentatore è il diavolo, è lo Spirito stesso che ci mette alla prova per saggiare la nostra capacità di reagire.
    La terza: E’ possibile vincere la tentazione. Gesù ci è riuscito. Certo Lui è Dio, ma è anche vero uomo
    La quarta: Si può vincere la tentazione solo con l’aiuto di Dio, mediante l’ascolto della sua Parola e la forza dei Sacramenti. Se pensiamo di farcela da soli, con le nostre forze, abbiamo perso in partenza.
    La quinta: sono passati 2000 anni da allora, ma l’uomo non è cambiato in ciò che lo può allontanare da Dio: la bramosia dell’avere, la ricchezza, il potere, la volontà di “mettere alla prova” Dio, cioè di piegarlo ai nostri desideri.
    La sesta: solo a Dio dobbiamo rendere culto, non al dio denaro, al dio divertimento, al dio potere, ecc.

    E tante altre considerazioni le lascio a voi.

    Vorrei concludere dicendo che questo brano ci apre alla speranza, perché ci fa capire che anche noi “possiamo farcela” a condizione di essere disponibili a lasciarci guidare dalla Sua Parola.
    E’ un bellissimo invito per questa Quaresima, che io sento rivolto a me in modo particolare.
    Se poi saprò accettarlo veramente, questa è un’altra cosa. Ma almeno ci devo provare!

    Giovanni senior

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